Essere una mamma è già un arduo compito, ma essere una mamma single ancora di più. La sera quando si rientra a casa non si può condividere la propria giornata sgravando la mente dai troppi pensieri, anzi… ci si ritrova a dover pensare ai problemi dei figli e, nel peggiore dei casi, anche a tentare di trovare un dialogo perduto con il padre/ex compagno. E’ difficile tenere insieme tutto quanto: figli, lavoro, casa, economia, rapporti con l’ex e perfino se stessi. Si cade alle volte,ma non ci si può permettere di attendere qualcuno o qualcosa che ci aiuti a rialzarci, nè possiamo farlo fare ai nostri figli. Dobbiamo farlo noi e velocemente anche, perchè questo è ciò che ci si aspetta, questo è ciò di cui gli altri hanno bisogno. Ma voi, care mamme single, di che cosa avete bisogno? Inizialmente quando i bambini vanno dal papà si sente un vuoto che pare incolmabile, si ha troppo tempo per pensare ed arrivano i deliri più bui. Quando la situazione si assesta e si ha modo di riflettere serenamente sul tempo in solitaria, emergono impegni vari, che svagano, impediscono la caduta. Ma sei sicura che sia questo ciò di cui necessiti? Non lo sai. Spesso non lo sai nemmeno tu. Alle volte vorresti spegnere la mente e lasciare che tutto vada come deve andare, senza fare la tua parte per far girare la ruota. Ti domandi cosa succederebbe, se tutto continuerebbe comunque a ruotare. Certo che continuerebbe. Si sopravvive e si va avanti. Per qualcuno però, senza di te, sarebbe mera sopravvivenza.
Lotta cara mamma. Con le bollette, il cuore ballerino, le incertezze, l’ex, i figli, la vita stessa. Lotta per il tuo posto nel mondo, per ottenere il rispetto della gente che ti guarda con occhi giudicanti, spesso di scherno. Esistono, anche se raramente, sguardi complici, comprensivi, addirittura di elogio. Che ti siano di sostegno, mamma. Sei una grande mamma! I tuoi figli lo sanno, anche quando sembra di no. Nel tempo, con la crescenza, lo capiranno ciò che sei, quanto amore nutri e quanto di te hai messo in gioco per loro.
Ci sono o ci saranno momenti in cui penserai: ma chi me l’ha fatto fare. Saranno quelli i momenti in cui arriveranno e ti diranno “mamma, ti voglio bene!”Il loro sguardo guarisce ogni ferita, riporta la pace dopo ogni litigio. Tu ci sei. Loro ci sono.
Ci sono periodi di incertezze, di paure che devi tenerti dentro. Lo so cara mamma, non dubitare di essere sola. Cerca rifugio. Un figlio ammalato quando sei single vuol dire preoccupazione amorevole, problemi organizzativi, ansia da tenere a freno. Perchè restare sola? Le donne dovrebbero sostenersi a vicenda, come sorelle. I figli creano preoccupazioni, ma ci sono attimi, piccoli e infiniti, in cui li guardi e sai, con assoluta certezza, che non potevi fare nulla di meglio. E’ per tutti questi attimi che ogni mamma si rialza, che continua la sua lotta, che riemerge dalle ceneri. C’è una cosa però che hai paura di permetterti ancora: l’errore. Temi di incontrare una persona e che questa possa nuovamente colpirti e di riflesso i tuoi figli. Ma cosa sarebbe una vita senza amore? E’ questo che vuoi passare ai tuoi cuccioli? La paura di amare la persona sbagliata? Se li guardi sai già la risposta, perchè loro sono l’amore più grande e senza una forma d’amore non si può vivere. E dunque mamma, non smettere di essere Donna, di sbagliare, di soffrire, di gioire ancora. Sii la parte migliore di te e quando non ci riesci, perdonati. Usa per te la stessa clemenza con cui guardi i tuoi bambini. Te ne saranno grati.
E lo so cara mamma che a volte sei stanca, sfinita, sfibrata, piena di sensi di colpa. Che ti arrabbi, piangi e ti incolpi per non essere la mamma perfetta. Ti destreggi tra mille faccende e il tempo scorre veloce, non basta mai. Lo so che a volte hai paura di non essere abbastanza. Abbastanza brava, abbastanza forte, abbastanza indulgente, severa, dolce, spiritosa, fashion, gentile, giusta, abile, sportiva o chissà cos’altro. Non ti nascondere. Mostra le tue emozioni. Anche quelle più scomode. Lo so che un giorno hai guardato tuo figlio o tua figlia e hai pensato: “non lo riconosco più”. Un altro giorno però ti ha stupito con lo stesso effetto grandioso, facendo un gesto che riconosci come tuo, un gesto che hai fatto mille volte per insegnargli che è così che si fa. E così lo guardi e spero che ti sarai congratulata con te stessa perchè è anche merito tuo.
Ti invito ad annotare come ti senti, nei giorni buoni e nei giorni meno buoni, quando tuo figlio fa qualcosa di inaspettato e quando invece ritrovi lo spirito che conosci; quando ti prendi cura di te, quando ti trascuri, quando ti concedi un’opportunità e quando ti permetti di sdraiarti sul divano e riposarti. Ti invito poi a non restare sola quando ti senti sola, a chiedere aiuto, a sostenerti e a sostenere con la tua esperienza altre mamme come te. Ti invito a scrivermi, all’indirizzo di posta elettronica apiccolipassisicresce@gmail.com e a condividere con me la tua esperienza se ne avverti la necessità. Ne potrebbe nascere una rubrica o ancor meglio un gruppo di sostegno presente sul territorio. Tu ci sei, io ci sono, è già un inizio.
Ora siediti se puoi, guardati e sii fiera di ciò che sei.