Molti di noi in questo periodo si trovano, o si troveranno, ad attraversare questa fase: l’ ambientamento è, propriamente nel suo termine ,l’adattamento ad un ambiente diverso dal conosciuto, per il bambino, per il genitore, e anche per l’ educatore che si trova a relazionarsi con persone nuove che hanno differenti modi di interagire.

Questo processo delicato pone le sue fondamenta sulla fiducia reciproca, tra adulti, tra adulto e bambino e nel bambino stesso. E’ un momento che richiede tempo, delicatezza, comprensione, ritualità e calma.

Ecco alcuni suggerimenti utili per un buon ambientamento:

  • Prepara il bambino alla novità, spiegagli dove andrete, cosa farete, inizia a raccontare quello che accadrà in modo che lui o lei possano avere il tempo e lo spazio di manifestare domande, dubbi o paure e voi di accogliere e rispondere.
  • Prepara te stesso al lasciare andare, chiediti se hai fiducia nelle persone che stai per incontrare, nel luogo che stai per conoscere meglio, a volte il distacco può essere più difficoltoso per il genitore che per il bambino. Può essere utile dire a se stessi che il nostro bambino starà bene, sarà trattato con delicatezza e rispetto e non un briciolo di amore verrà meno tra voi, anche se vi state separando per alcune ore. Potresti sentirti in colpa, potresti avere paura, parla delle tue emozioni, di cosa provi con gli educatori, sono pronti ad accoglierti, anche per te è un momento delicato. Create alleanze con loro sulle basi del dialogo e dello scambio sincero.
  • I bambini sono tutti diversi ,quindi lasciate stare confronti, anche solo con i fratelli, ogni bambino reagisce al distacco in modo differente in differenti momenti, che sia un rientro dalle vacanze, che sia un rientro da una malattia o una nuova esperienza, le reazioni possono cambiare in base allo stato emotivo del momento, in base allo stato emotivo del genitore, e molti altri fattori. La soluzione migliore è permettersi di stare , di accogliere quello che è in quel momento. Alcuni bambini si ambientano facilmente, in modo semplice e fluido, per poi essere più richiedenti a casa. Altri piangono disperatamente al momento del distacco per smettere nell’ istante stesso in cui il genitore chiude la porta dietro di se. Altri ancora rielaborano il distacco a distanza di giorni o mesi. Tutto è normale, tutto è possibile. E’ un processo, a volte faticoso, a volte frustrante, a volte più fluido.
  • Saluta SEMPRE il bambino prima di andare, rassicuralo del tuo ritorno, o preparalo per chi verrà a riprenderlo, questo rafforza il vostro legame di fiducia e col tempo vedrà che nessuno lo sta abbandonando. A volte volte potresti pensare che , se vai via di nascosto in un momento in cui lui gioca ed è distratto si possa evitare la difficoltà, ma così non è e anzi, questa modalità può minare il vostro rapporto.
  • Mantieni la posizione. Una volta salutato il bambino sarebbe meglio evitare di tornare, prolugare i saluti con tira e molla, riprendere il processo da capo, si rischia di interrompere quello precedente e creare una lunga agonia oltre a trasmettere al bambino ansia e indecisione. Può essere molto utile inventare un vostro personalissimo rituale di saluto così il bambino sà che da quel momento vi saluterete per rivedervi all’ uscita.
  • Ciò che tu provi lo sente. Per questo più noi rimaniamo calmi e fiduciosi, più sarà semplice per il bambino connettersi a quella calma e fiducia.
  • Durante l’ ambientamento, quando il bambino ti vedrà tornare potrebbe correrti incontro felice, o arrabbiato o piangendo, preparati ad accogliere la sua emotività. Potrebbe ever bisogno di più contatto del solito, potrebbe chiederti di dormire abbracciato, di essere imboccato, e varie forme di cura, anche non più “necessarie”, ma che lo diventano in quel momento. Piano piano prenderete il ritmo, anche la scuola diventerà un suo porto sicuro, vedrà che si torna sempre a casa, acquisirà fiducia e ritroverete le abitudini di sempre.
  • Per le educatrici e gli educatori, vale tutto il precedente, lascia andare l’aspettativa e l’ansia del dover fare e dover sembrare. Una volta superato il momento del distacco il bambino dovrà prendere le misure, studiare gli ambienti, le persone intorno a lui. Non è necessario rendersi simpatici, o accelerare stimoli già in soprabbondanza, perchè si fidi di te. Prova a sederti e osservare, in attesa di un segnale che il bambino stesso ti darà, vedrai che sarà lui a indicarti il modo, il momento giusto, diverso per ognuno, in cui vuole che lo si avvicini. Capirai tempi e momenti. Costruire un rapporto di fiducia da zero richiede tempo, calma e accoglienza.

Come avrai notato Accoglienza è una parola che si ripete spesso nella durata di questo processo. Accogliere le tue emozioni, quelle del tue bambino, accogliere tempi e modalità…accoglienza e fiducia sono gli strumenti essenziali per questa fase (e molte altre).

Per curiosità e approfondimenti potete scriverci alla mail apiccolipassisicresce@gmail.com

Buon ambientamento !

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